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Gbp/Usd: supporti sotto pressione, come operare?

Dal punto di vista prettamente grafico, si osserva come i prezzi abbiano effettuato una falsa rottura della trendline ottenuta collegando i top del 17 dicembre 2019 a quelli dell’1 gennaio scorso, portandosi nuovamente al test del supporto a 1,2968, espresso dai minimi del 22 febbraio 2019 e corroborato dalla linea di tendenza disegnata con i minimi del 3 settembre e 9 ottobre 2019.

Nella seduta di ieri, le quotazioni si sono portate al di sotto di tale area di concentrazione di domanda, ponendo le basi per una prosecuzione della correzione iniziata nella seconda metà di dicembre 2019, quando i corsi sono stati respinti dalla trendline che unisce i massimi del 20 settembre 2018 a quelli del 27 febbraio 2019.

La violazione in essere potrebbe ora portare i prezzi verso il test del successivo sostegno, compreso tra la media mobile semplice a 200 giorni e il livello orizzontale espresso dai lows del 14 febbraio 2019.

Al contrario, si potrebbe verificare una ripresa degli acquisti nel caso di un recupero di 1,3145.

Operativamente, si potrebbero valutare strategie di natura short in caso di ritorno delle quotazioni a 1,30. Lo stop loss andrebbe posto al di sopra di 1,315, mentre l’obiettivo principale a 1,2820. Il target finale sarebbe invece localizzato a 1,2810.

Credit: Money.it

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