Una Finestra sull’Europa: ieri Banche Deboli, Goldman Sachs Prevede nuova Contrazione del Petrolio
Dopo i rallentamenti delle precedenti sedute, le borse europee ieri hanno frenato bruscamente, con sensibili perdite in tutta Europa, anche per Piazza Affari, affossata dalle banche.
In breve, tornano a pesare le paure degli investitori sull’impatto del Coronavirus, che a livello globale potrebbe causare una contrazione del PIL del -5,2%.
Anche negli Stati Uniti i listini di Wall Street si sono mostrati in calo anche a causa dell’annuncio del National Bureau of Economic Research che ha dichiarato l’ingresso in recessione dell’economia americana, dopo 128 mesi di espansione.
In questo clima di incertezza, anche lo spread BTp/Bund si è alzato a quota 180 punti, dopo aver raggiunto i 172 punti appena due giorni prima. Il rendimento del decennale benchmark è attualmente all’1,50%.
Oggi si avranno informazioni sulle decisioni della Fed, in seguito alla conferenza stampa del Presidente Powell. È comunque da attendersi una sostanziale conferma dei tassi di interesse, mentre si conosceranno le proiezioni economiche per gli USA.
I principali indici Europei. In Italia pesano le banche
Ieri il FTSE MIB di Piazza Affari ha chiuso perdendo il -1,49% e riportandosi nuovamente sotto i 20.000 punti.
A pesare particolarmente sono state le banche, a causa delle raccomandazioni dell’ESRB di far slittare la distribuzione delle cedole fino al mese di Gennaio 2021.
A ciò si aggiunge per Intesa Sanpaolo il parere attualmente negativo dell’Antitrust per l’OPS su Ubi Banca.
In netto calo anche il CAC40 di Parigi (-1,55%) e il DAX 30 di Francoforte (-1,57%) mentre l’Ibex-35 di Madrid ha chiuso al -1,82%.
Quanto al cambio euro-dollaro, la moneta unica sembra essersi stabilizzata per il momento a quota 1,13, ma le comunicazioni della Fed potranno certamente impattare sulla coppia.
Petrolio, l’Arabia Saudita sospende i tagli extra
Ancora volatile il petrolio dopo la notizia della sospensione dei tagli alla produzione extra da parte dell’Arabia Saudita.
A fine Giugno, infatti, l’Arabia Saudita, insieme agli emirati arabi e al Kuwait, interromperà il suo taglio extra. La riduzione dell’OPEC Plus resterà invece immutata anche a Luglio, come stabilito nell’ultimo meeting che non è riuscito a spingere particolarmente in rialzo i prezzi.
Secondo le stime di Goldman Sachs è possibile che dopo i rialzi delle ultime settimane, con il prezzo del greggio sopra i 40 dollari, si possa assistere adesso a una contrazione fino al 20%. La previsione deriva dal surplus trova la sua ragione in un surplus ancora esteso, per circa 1 miliardo di barili.
Il Calendario Economico dell’Eurozona
Oggi sarà una giornata meno movimentata per l’Europa, con la produzione francese ad Aprile e dell’Asta dei BOT italiani con scadenza a 12 mesi.
Diversi invece i market movers negli USA, con l’indice dei prezzi al consumo e i dati sulle scorte di petrolio.
Domani si attendono i valori della produzione industriale italiana ad Aprile, sicuramente più colpita dall’epidemia di Coronavirus rispetto a diverse altre economie europee. Le stime parlano infatti di un calo del -24% su base mensile.
In mattinata si terrà anche l’asta dei BTP italiani a 3, 7 e 30 anni e in seguito gli occhi saranno puntati sulla Riunione dell’Eurogruppo per la gestione condivisa dell’impatto economico della pandemia.
Infine, venerdì la settimana si chiuderà con i dati sulla produzione industriale in Europa e con il vertice dei Ministri delle Finanze.
Si attenderà anche il tasso di disoccupazione italiano e diversi dati dal Regno Unito, come il PIL e la produzione industriale e manifatturiera, oltre alla bilancia commerciale.
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